La dimensione di una immagine digitale, intesa come spazio di memoria o di disco necessario per contenerla,
è data dal prodotto dei due valori di risoluzione (totale dei pixel), moltiplicato per il numero di byte necessari
ad esprimere il colore di ciascun pixel (normalmente 1 o 3). Esempio: 1600 × 1200 = 1.920.000 × 3 = 5.760.000. byte. Per ridurre questa quantità di dati, le immagini digitali vengono spesso compresse. In informatica si definisce compressione, il processo di riduzione della dimensione di una informazione digitale, sia essa un programma, dati, suoni, immagini o filmati, allo scopo di risparmiare spazio di archiviazione e/o ridurre i tempi di trasmissione. Si opera eliminando le informazioni ridondanti o superflue o comunque ricostruibili attraverso il processo complementare di decompressione, che dovrebbe riportare il tutto come all’origine. |